Manuale di Live Systems

A proposito

1. A proposito di questo manuale

1.1 Per gli impazienti
1.2 Glossario
1.3 Autori
1.4 Contribuire a questo documento
1.4.1 Applying changes
1.4.2 Traduzione

2. About the Live Systems Project

2.1 Motivazioni
2.1.1 Cosa c'è di sbagliato con gli attuali sistemi live
2.1.2 Perché creare il proprio sistema live?
2.2 Filosofia
2.2.1 Solamente pacchetti da Debian "main", inalterati.
2.2.2 Nessun pacchetto di configurazione per il sistema live
2.3 Contatti

Utente

3. Installazione

3.1 Requisiti
3.2 Installare live-build
3.2.1 Dal repository Debian
3.2.2 Da sorgenti
3.2.3 Da "istantanee"
3.3 Installare live-boot e live-config
3.3.1 Dal repository Debian
3.3.2 Da sorgenti
3.3.3 Da "istantanee"

4. Nozioni di base

4.1 Cos'è un sistema live?
4.2 Scaricare immagini precompilate
4.3 Utilizzare il web builder per le immagini live
4.3.1 Utilizzo del web builder e raccomandazioni
4.4 Primi passi: creare un'immagine ISO ibrida
4.5 Utilizzare un'immagine ISO live ibrida
4.5.1 Masterizzare un'immagine ISO su un supporto fisico
4.5.2 Copiare un'immagine ISO ibrida su una penna USB
4.5.3 Usare lo spazio rimanente su una penna USB
4.5.4 Avviare il supporto live
4.6 Utilizzare una macchina virtuale per le prove
4.6.1 Provare un'immagine ISO con QEMU
4.6.2 Testing an ISO image with VirtualBox
4.7 Creare e utilizzare un'immagine HDD
4.8 Creare un'immagine netboot
4.8.1 Server DHCP
4.8.2 Server TFTP
4.8.3 Server NFS
4.8.4 Come provare una netboot
4.8.5 Qemu

5. Panoramica degli strumenti

5.1 Il pacchetto live-build
5.1.1 Il comando lb config
5.1.2 Il comando lb build
5.1.3 Il comando lb clean
5.2 Il pacchetto live-boot
5.3 Il pacchetto live-config

6. Gestire una configurazione

6.1 Gestire i cambiamenti di configurazione
6.1.1 Perché utilizzare gli script automatici? Cosa fanno?
6.1.2 Esempi d'uso di script automatici
6.2 Clonare una configurazione pubblicata tramite Git.

7. Panoramica sulla personalizzazione

7.1 Configurazione in fase di compilazione e di avvio
7.2 Fasi della creazione
7.3 Integrare la configurazione di lb con dei file
7.4 Personalizzazione dei compiti

8. Personalizzare l'installazione dei pacchetti

8.1 Sorgenti dei pacchetti
8.1.1 Distribuzione, le aree di archivio e le modalità
8.1.2 Mirror delle distribuzioni
8.1.3 Mirror delle distribuzioni usati in fase di compilazione
8.1.4 Mirror delle distribuzioni usate durante l'esecuzione
8.1.5 Repository addizionali
8.2 Scegliere i pacchetti da installare
8.2.1 Elenchi di pacchetti
8.2.2 Usare metapacchetti
8.2.3 Elenchi locali dei pacchetti
8.2.4 Elenchi locali di pacchetti binari
8.2.5 Elenchi di pacchetti generati
8.2.6 Usare condizioni all'interno degli elenchi di pacchetti
8.2.7 Removing packages at install time
8.2.8 Task per desktop e lingua
8.2.9 Tipi e versioni del kernel
8.2.10 Kernel personalizzati
8.3 Installare pacchetti modificati o di terze parti
8.3.1 Utilizzare packages.chroot per installare pacchetti personalizzati
8.3.2 Utilizzare un repository APT per installare pacchetti personalizzati
8.3.3 Pacchetti personalizzati e APT
8.4 Configurare APT in fase di compilazione
8.4.1 Scegliere apt o aptitude
8.4.2 Utilizzare un proxy con APT
8.4.3 Modificare APT per risparmiare spazio
8.4.4 Passare opzioni ad apt o aptitude
8.4.5 APT pinning

9. Personalizzazione dei contenuti

9.1 Include
9.1.1 Live/chroot include locali
9.1.2 Include locali binari
9.2 Hook
9.2.1 Live/chroot hook locali
9.2.2 Hook in fase di avvio
9.2.3 Hook binari locali
9.3 Preconfigurare le domande di Debconf

10. Personalizzare i comportamenti durante l'esecuzione

10.1 Personalizzare l'utente live
10.2 Personalizzare la localizzazione e la lingua
10.3 Persistenza
10.3.1 Il file persistence.conf
10.3.2 Utilizzare più di un'archiviazione persistente

11. Personalizzare l'immagine binaria

11.1 Bootloader
11.2 Metadati ISO

12. Personalizzare l'Installatore Debian

12.1 Tipologie dell'Installatore Debian
12.2 Personalizzare il Debian Installer con la preconfigurazione
12.3 Personalizzare il contenuto dell'Installatore Debian

Progetto

13. Contribuire al progetto

13.1 Applicare le modifiche

14. Segnalare bug

14.1 Problemi noti
14.2 Ricompilare da zero
14.3 Usare pacchetti aggiornati
14.4 Raccogliere informazioni
14.5 Se possibile isolare il caso non andato a buon fine
14.6 Segnalare il bug del pacchetto giusto
14.6.1 Durante la compilazione mentre esegue il bootstrap
14.6.2 Durante la compilazione mentre installa i pacchetti
14.6.3 In fase di avvio
14.6.4 In fase di esecuzione
14.7 Fare la ricerca
14.8 Dove segnalare i bug

15. Lo stile nello scrivere codice

15.1 Compatibilità
15.2 Rientri
15.3 Ritorno a capo
15.4 Variabili
15.5 Varie

16. Procedure

16.1 Rilasci importanti
16.2 Rilasci minori
16.2.1 Ultimo rilascio minore di un rilascio di Debian.
16.2.2 Modello per l'annuncio di un rilascio minore.

17. Repository Git

17.1 Gestire repository multipli

Esempi

18. Esempi

18.1 Usare gli esempi
18.2 Tutorial 1: un'immagine predefinita
18.3 Tutorial 2: servizio browser web
18.4 Tutorial 3: un'immagine personalizzata
18.4.1 Prima revisione
18.4.2 Seconda revisione
18.5 Un client Kiosk VNC
18.6 Un'immagine base per una chiavetta USB da 128MB
18.7 Un desktop GNOME localizzato e l'installatore

Appendice

19. Style guide

19.1 Guidelines for authors
19.1.1 Linguistic features
19.1.2 Procedures
19.2 Guidelines for translators
19.2.1 Translation hints

Manuale di Live Systems

A proposito

1. A proposito di questo manuale

This manual serves as a single access point to all documentation related to the Live Systems project and in particular applies to the software produced by the project for the Debian 8.0 "jessie" release. An up-to-date version can always be found at ‹http://live-systems.org/

Sebbene sia principalmente focalizzato nell'aiutare a costruire un sistema live e non su argomenti per l'utente finale, è comunque possibile trovare alcune informazioni utili in queste sezioni: le Nozioni di base coprono il download di immagini precompilate e la preparazione delle immagini da avviare da un supporto o dalla rete, sia tramite il web builder o eseguendo live-build direttamente sul proprio sistema. Personalizzare i comportamenti durante l'esecuzione descrive alcune opzioni specificabili al prompt d'avvio, come la scelta di un layout di tastiera e una lingua, e l'utilizzo della persistenza.

Alcuni dei comandi menzionati nel testo devono essere eseguiti con i privilegi di super-utente che possono essere ottenuti diventando utente root tramite su oppure usando sudo. Per distinguere i comandi che possono essere eseguiti come utente normale da quelli che necessitano dei privilegi di super-utente, i comandi sono preceduti rispettivamente da $ o #. Questi simboli non fanno parte del comando.

1.1 Per gli impazienti

Sebbene crediamo che ogni cosa in questo manuale sia importante almeno per alcuni dei nostri utenti, ci rendiamo conto che c'è tanto materiale da trattare e che si potrebbe voler provare il software prima di entrare nei dettagli; pertanto suggeriamo di leggerlo nel seguente ordine.

First, read this chapter, About this manual, from the beginning and ending with the Terms section. Next, skip to the three tutorials at the front of the Examples section designed to teach you image building and customization basics. Read Using the examples first, followed by Tutorial 1: A default image, Tutorial 2: A web browser utility and finally Tutorial 3: A personalized image. By the end of these tutorials, you will have a taste of what can be done with live systems.

We encourage you to return to more in-depth study of the manual, perhaps next reading The basics, skimming or skipping Building a netboot image, and finishing by reading the Customization overview and the chapters that follow it. By this point, we hope you are thoroughly excited by what can be done with live systems and motivated to read the rest of the manual, cover-to-cover.

1.2 Glossario

  • Sistema Live: un sistema operativo che può partire senza installazione su disco rigido. I sistemi live non alterano né il sistema operativo locale (o i sistemi operativi locali) né i file già installati sul disco rigido del computer a meno che lo si faccia volontariamente. I sistemi live vengono solitamente avviati da supporti quali CD, DVD o penne USB; alcuni possono anche avviarsi via rete.
  • Supporto Live: diversamente dal sistmea live, si riferisce a CD, DVD o penna USB dove viene scritto il binario prodotto da live-build e usato per l'avvio del sistema live. Più in generale, il termine si riferisce anche a qualsiasi posto in cui risiede il binario allo scopo di avviare il sistema, come il percorso per i file di avvio da rete.
  • Live Systems Project: The project which maintains, among others, the live-boot, live-build, live-config, live-tools and live-manual packages.
  • Live system: A live system that may be booted from CDs, DVDs, USB sticks, over the network (via netboot images), and over the Internet (via boot parameter fetch=URL).
  • Sistema host: l'ambiente utilizzato per creare il sistema live.
  • Sistema di destinazione: l'ambiente usato per eseguire il sistema live.
  • live-boot: una raccolta di script usati per avviare sistemi live.
  • live-build: A collection of scripts used to build customized live systems.
  • live-config: una raccolta di script usati per configurare un sistema live durante il processo di avvio.
  • live-tools: una raccolta di script aggiuntivi usati per eseguire utili compiti in un sistema live avviato.
  • live-manual: questo documento è inserito nel pacchetto chiamato live-manual.
  • Debian Installer (d-i): il sistema d'installazione ufficiale per la distribuzione Debian.
  • Boot parameters: parametri che possono essere immessi nel prompt del boot loader per modificare il comportamento del kernel o di live-config.
  • chroot: il programma chroot, chroot(8), rende possibile eseguire diverse istanze dell'ambiente GNU/Linux su un singolo sistema simultaneamente senza riavviare.
  • Binary image: un file che contiene il sistema live, come binary.iso o binary.img.
  • Distribuzione di destinazione: la distribuzione su cui sarà basato il sistema live. Può differire dalla distribuzione presente sul proprio computer.
  • stable/testing/unstable: The stable distribution, currently codenamed wheezy, contains the latest officially released distribution of Debian. The testing distribution, temporarily codenamed jessie, is the staging area for the next stable release. A major advantage of using this distribution is that it has more recent versions of software relative to the stable release. The unstable distribution, permanently codenamed sid, is where active development of Debian occurs. Generally, this distribution is run by developers and those who like to live on the edge. Throughout the manual, we tend to use codenames for the releases, such as jessie or sid, as that is what is supported by the tools themselves.
  • 1.3 Autori

    Lista degli autori (in ordine alfabetico):

  • Ben Armstrong
  • Brendan Sleight
  • Carlos Zuferri
  • Chris Lamb
  • Daniel Baumann
  • Franklin Piat
  • Jonas Stein
  • Kai Hendry
  • Marco Amadori
  • Mathieu Geli
  • Matthias Kirschner
  • Richard Nelson
  • Trent W. Buck
  • 1.4 Contribuire a questo documento

    Questo manuale è pensato come un progetto comunitario e ogni suggerimento e contributo è benvenuto. Si veda Contribuire al progetto per informazioni dettagliate su come prelevare la chiave SSH ed eseguire buoni commit.

    1.4.1 Applying changes

    Per apportare modifiche alla versione inglese del manuale è necessario modificare i file giusti in manual/en/, ma prima di sottoporre il proprio contributo si prega di visionare l'anteprima del proprio lavoro. Per ottenere l'anteprima di live-manual, assicurarsi di avere installato i pacchetti necessari per la sua compilazione eseguendo:

    # apt-get install make po4a ruby ruby-nokogiri sisu-complete texlive-generic-recommended

    Si può compilare il live-manual dalla directory superiore del checkout di Git eseguendo:

    $ make build

    Giacché occorre del tempo per compilare il manuale in tutte le lingue supportate può risultare conveniente farlo per una sola lingua, ad esempio eseguendo:

    $ make build LANGUAGES=en

    È inoltre possibile compilare in base al tipo di documento, esempio:

    $ make build FORMATS=pdf

    O entrambi:

    $ make build LANGUAGES=de FORMATS=html

    Dopo aver revisionato il proprio lavoro e assicurato che tutto funzioni, non usare make commit a meno che nel commit non si stiano aggiornando delle traduzioni, in tal caso non mescolare nello stesso le modifiche al manuale inglese e le traduzioni ma eseguire un commit per ognuna. Per maggiori dettagli vedere la sezione Traduzione.

    1.4.2 Traduzione

    In order to translate live-manual, follow these steps depending on whether you are starting a translation from scratch or continue working on an already existing one:

  • Start a new translation from scratch
  • Translate the about_manual.ssi.pot, about_project.ssi.pot and index.html.in.pot files in manual/pot/ to your language with your favourite editor (such as poedit) and send the translated .po files to the mailing list to check their integrity. live-manual' s integrity check not only ensures that the .po files are 100% translated but it also detects possible errors.
  • Once checked, to enable a new language in the autobuild it is enough to add the initial translated files to manual/po/${LANGUAGE}/ and run make commit. And then, edit manual/_sisu/home/index.html adding the name of the language and its name in English between brackets.
  • Continue with an already started translation
  • If your target language has already been added, you can randomly continue translating the remaining .po files in manual/po/${LANGUAGE}/ using your favourite editor (such as poedit) .
  • Do not forget that you need to run make commit to ensure that the translated manuals are updated from the .po files and then you can review your changes launching make build before git add ., git commit -m "Translating..." and git push. Remember that since make build can take a considerable amount of time, you can proofread languages individually as explained in Applying changes
  • Dopo aver eseguito make commit si vedrà del testo scorrere. Questi sono messaggi informativi sullo stato del processo e alcuni suggerimenti su cosa si può fare per migliorare live-manual. A meno che non si ottenga un errore fatale si può procedere e inviare il proprio contributo.

    live-manual comes with two utilities that can greatly help translators to find untranslated and changed strings. The first one is "make translate". It launches an script that tells you in detail how many untranslated strings there are in each .po file. The second one, the "make fixfuzzy" target, only acts upon changed strings but it helps you to find and fix them one by one.

    È da considerare che nonostante queste utilità possono davvero risultare utili per tradurre dalla riga di comando, si raccomanda l'uso di uno strumento specifico come poedit. È inoltre una buona idea leggere la documentazione sulla localizzazione in Debian (l10n) e, specifiche per live-manual, le Linee guida per i traduttori.

    Nota: si può usare make clean per pulire l'albero del repository git locale prima del push. Grazie al file .gitignore questo passo non è obbligatorio ma è una buona abitudine che evita di fare involontariamente il commit di certi file.